Nei primi anni del XIX secolo Alessandro Papafava, fresco di studi di architettura presso l’Accademia di Santa Lucia a Roma e amico di eminenti artisti come Antonio Canova, Angelica Kauffmann e Sir Thomas Lawrence, decise con il fratello Francesco, di trasformare il casino di caccia del XVI secolo, nelle loro terre a Frassanelle, in una splendida villa in stile neoclassico.
Prima di rimodellare il casino di caccia posto sul monticello nel mezzo della proprietà, la famiglia, quando veniva in visita a Frassanelle, soggiornava nella seicentesca gastaldia ai piedi dell’altura. Il termine gastaldia ha origini medievali ed indicava una circoscrizione amministrativa, in epoche più recenti venne applicato alle grosse aziende agricole, ed in particolare alla residenza del gastaldo.
Ancora oggi la gastaldia di Parco Frassanelle è il centro dell’amministrazione della proprietà, vi si trovano gli uffici, la reception, la biglietteria e cinque appartamenti per le vacanze. I grandi spazi agricoli come la cantina, il praticato, le aie ed il granaio sono stati ristrutturati in modo da poter organizzare matrimoni, eventi, feste private e attività aperte al pubblico.
Una monumentale scalinata collega l’area circostante la gastaldia alla sommità del monticello dove sorge il muro di contenimento del terrapieno sul quale è posta la villa. Essa, dalla tipica pianta quadrata cinquecentesca, si sviluppa in altezza su tre piani e agli angoli presenta quattro torrette simmetriche con tetto a spioventi. L’oratorio posto al limite nord est del terrapieno fa coppia con un edificio identico collocato a sud est, ambedue devono il loro aspetto attuale a lavori di restauro eseguiti nel 1771.
Il progetto architettonico di trasformazione della tenuta, ad opera di Alessandro Papafava, include anche un delizioso tempio ionico collocato in uno spazio aperto nel mezzo del parco. Il tempietto fu voluto come abbellimento della tenuta e alloggio del capo giardiniere ed oggi è stato riadattato a comoda casa per le vacanze immersa nella natura.
Successivamente, in epoca romantica il nipote Alberto ampliò il parco intorno alla villa. Egli ridisegnò la sua tenuta in modo da includere in uno spazio relativamente piccolo tutte le tipologie climatiche e geologiche che si trovano in natura. In un’alternanza di prati assolati e ombrose stradine nel bosco, tra dolci colline e ampie pianure trovano posto specie arboree tipiche dei climi aridi come il leccio, di quelli freddi come l’abete, di quelli mediterranei come il pino, la quercia, l’olmo e di quelli esotici come il cedro, il ginkgo, il taxodio e molte, molte altre. Il lavoro di Alberto culminò nel 1876 con l’inizio dei lavori per la costruzione delle suggestive grotte con tanto di laghetto, stalattiti e stalagmiti!
Sotto alla Villa infatti, sono state scavate delle grotte artificiali di grande fascino, per stupire, divertire ed intrattenere il visitatore in un percorso ad anello che si snoda sotto terra per circa 300 m. I lavori durarono 8 anni, insieme all’ingegnere Anacleto Rossi, Alberto realizzò un ambiente del tutto simile a quello naturale. Oggi come allora i visitatori rimangono meravigliati per tanta somiglianza con una grotta vera e per la grandiosità dell’opera.
Nelle valli della proprietà dove Alberto Papafava aveva fatto scavare un lago per bonificare il terreno, in tempi recenti, è stato realizzato il celebre Golf Club Frassanelle.
Sia il parco che le grotte sono visitabili il sabato e la domenica ed i festivi dal primo sabato di primavera all’ultima domenica di novembre, la villa si può visitare con una guida solo la domenica a partire dal 25 aprile fino all’ultima domenica di novembre.
ORARI:
Apertura sabato 20 marzo, chiusura domenica 28 novembre.
Parco: aperto sabato e domenica dalle ore 10:00 al tramonto
Grotte: aperte sabato dalle ore 14:00 a mezz'ora prima del tramonto, domenica dalle 10:30 a mezz'ora prima del tramonto.
Villa: aperta la domenica a partire dal 25 aprile, 6 turni di visite guidate solo su prenotazione.
