Un palazzo istituzionale, con un portico profondo alla base e sale di rappresentanza sopra, probabilmente sede del Capitano legato degli Scaligeri di Verona, che nella prima metà del 1300 tennero Este tra i loro possedimenti.
Oggi mantiene il suo carattere di servizio ospitando la Società Gabinetto di Lettura, un circolo privato che dal 1848 è stato motore della vita culturale della città: raduna gli oppositori all'Austria, promuove sotto la spinta di uno storico (Gaetano Nuvolato) la "Raccolta estense" dei documenti e degli archivi storici privati, che conta oggi circa 50.000 documenti e volumi, tra cui copie preziose di manoscritti e di stampe antiche. Negli scorsi decenni accanto all'archivio e alla biblioteca si sono sviluppate attività culturali a più ampio spettro, talvolta rilevanti per la città.
Il restauro della facciata rende leggibili le numerose cicatrici e suture degli aggiustamenti, rimaneggiamenti e sistemazioni che sono state apportate all'edificio. Questo comunque conserva ancora la sua immagine medioevale, con gli archi gotici e le tracce di trifore sul fronte.
ll portico profondissimo (in una parte due campate) del Palazzo richiama alla tipologia dell'arengario e degli altri palazzi del comando in epoca comunale. E' un luogo che si immagina destinato al dibattito e al confronto tra uomini liberi e che non corrisponde ai comportamenti autoritari che possiamo immaginare del Capitano in comando per conto del governo veronese, scaligero, appunto.
Il palazzo costituisce, con il Municipio, il fondale nobile della piazza Maggiore, dati gli altri due lati commerciali e privi di edilizia notevole.
Spesso sono ospitate, sotto i portici e nelle sale del Gabinetto di lettura, mostre e manifestazioni culturali.