La parrocchiale dedicata a S. Giustina fu edificata nel XVIII secolo nel luogo della antica pieve, che viene ricordata in documenti risalenti al 1114 e di cui attualmente non rimane che una statua dedicata alla Santa scolpita in pietra con uno stile che si avvicina al gusto d'oltralpe.
All'interno della chiesa, completamente riedificata nel 1732, sulle pareti laterali del presbiterio si possono ammirare due tele di pregevole fattura del pittore estense Antonio Zanchi (1631- 1722), le cui opere sono sparse in numerose chiese e palazzi veneti. Queste di Calaone raffigurano rispettivamente l'adorazione dei Magi e La presentazione al Tempio di Gesù, sono entrambe firmate e datate 1719 e 1720.
Di maggior rilievo la bella pala con il San Gaetano da Thiene già sopra l'altare a lui dedicato, eseguita da Giandomenico Tiepolo, figlio del più famoso Giambattista, probabilmente nel 1732. All'esterno è da notare la sagoma slanciata del campanile, eretto nel 1888 che da lontano appare - dice l'Ojetti - "ritto come la lancia di una sentinella", svettante tra i due colli che fanno da quinte al paese.