Sulla cima del Monte Cinto, nascosta tra alberi e sottobosco, si trovano i ruderi di una piccola fortificazione ovale con cinta muraria e contrafforte. Parte di un sistema difensivo, controllava gli accessi dalla pianura all’area occidentale dei Colli Euganei.
Documentata già nell’anno 1000, fu proprietà dei De Lendinara, occupata da Ezzelino da Romano e poi passata al Comune di Padova nel 1275, presidiata da 7 soldati sostenuti dai paesi vicini. Nel XIV sec. i Carraresi la usarono contro gli Scaligeri, ma sotto Venezia (XV–XVI sec.) fu abbandonata per la sua posizione impervia.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi vi costruirono trincee e postazioni antiaeree. Curiosità: al centro delle rovine si trova un antico mortaio in pietra, forse usato per produrre polvere da sparo in epoca di brigantaggio.