Presso il Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori di Abano Terme, prosegue con successo la mostra “La conquista della libertà” con maschere, sculture, bozzetti e testimonianze dedicate a Gianfranco de Bosio e l’arte dei Sartori. La mostra è stata realizzata in collaborazione con il MIC, l’Università di Padova, l’Istituto Teatro e Melodramma della Fondazione Cini, il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del centenario di Gianfranco de Bosio, con il patrocinio del Comune di Abano Terme e Provincia di Padova.
Gianfranco de Bosio, una delle figure più rappresentative della rinascita del teatro italiano del dopo guerra, partecipa attivamente alla Resistenza con un gruppo di professori universitari antifascisti padovani. Nel corso della sua prolifica carriera che si concentra soprattutto tra il 1947 e il 1952, Gianfranco de Bosio assieme a Diego Valeri, Manara Valgimigli, Concetto Marchesi, Amleto Sartori, Jacques Lecoq, Misha Scandella e Giulio Bosetti, realizza circa quarantasei allestimenti di testi in gran parte inediti. Attraverso i suoi spettacoli fa conoscere il teatro di Ruzante; realizza le prime regie dei testi di Bertolt Brecht, porta sulla scena centinaia di autori italiani e internazionali; da Eschilo a Machiavelli, da Molière a Jean-Paul Sartre, da Dario Fo a Primo Levi e molti altri.
La diffusione dell’opera ruzantiana e delle maschere della Commedia dell’Arte è la cifra artistica che ha caratterizzato gli esordi di Gianfranco de Bosio complice il lavoro di Amleto Sartori che, in quegli anni, aveva intrapreso studi importanti sulle maschere teatrali. Quelle della Commedia dell’Arte, la Maschera Neutra per Jaques Lecoq della Tragedia Greca per Jean Louis Barrault. “Non sono maschere mute e vuote, non sono relitti di civiltà scomparse, ma maschere eloquenti secondo la ragione e non secondo il rito, perché sviluppano un loro discorso che è al tempo stesso creativo e critico” ha puntualizzato Giovanni Calendoli, parlando di Amleto Sartori.
Orari di apertura: martedì: 9.00-13.30; mercoledì e venerdì: 9.00-13.00 / 14.30-18.00; domenica: 14.00-17.00. Altri giorni su prenotazione. Chiusura nei giorni festivi nazionali.